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EUTROFIZZAZIONE DELLE ACQUE

Il termine eutrofizzazione, indica uno stato di ricchezza di sostanze nutritive in un ambiente.
L'eutrofizzazione delle acque è il fenomeno di alterazione dello stato degli ambienti acquatici (in particolare una sovrabbondanza di nitrati e fosfati), per un eccessivo sviluppo della vegetazione in seguito all'immissione nelle acque di materiali organici.
L'aspetto più visibile dell'eutrofizzazione delle acque è l'eccessivo sviluppo e la salita in superficie di alghe che colorano l'acqua e la rendono poco limpida e trasparente.

eutrofizzazione acque Sebbene l'eutrofizzazione sia un fenomeno naturale, l'intervento umano (scarichi di trattamento di acque reflue, scarichi di processi industriali, concimazione ed irrigazione dei terreni agricoli, impianti di acquacultura ecc...) ha innescato una serie di reazioni che hanno degradato l’ecosistema interessato.
Ognuno di noi consuma, in media, circa 160 litri di acqua potabile al giorno. L'acqua usata contiene residui organici, saponi, detersivi e rifiuti vari e finisce nelle fogne e in genere senza alcun trattamento di depurazione, nei fiumi e poi in mare. I fosfati e i nitrati e gli altri residui presenti nelle acque reflue, inquinano quindi sia i fiumi che i mari.
Il risultato di questa concimazione forzata è che questi residui, sopratutto i fosfati ed i nitrati presenti, favoriscono a dismisura la crescita delle alghe e le piante dei fiumi e dei laghi aumentano a dismisura. Questo aumento della flora produce, per fotosintesi clorofilliana, grandi quantità di ossigeno. Le piante, in seguito muoiono e marciscono liberando anidride carbonica metano, ammoniaca ed acido solforico ed aggravando così lo stato dell'inquinamento.
pericolo inquinamento Questo fenomeno, che altera l'ecosistema nell'acqua e che compromette la vita animale è chiamato eutrofizzazione..

Il fenomeno assume proporzioni maggiori, soprattutto nei canali, nelle lagune, nelle paludi, nei bacini chiusi come i laghi e nei mari poco profondi e privi di correnti come l'Adriatico.
In queste zone si accumulano più facilmente queste sostanze nutrienti.
L'eccesso di nutrienti, provoca lo sviluppo di una fitta vegetazione superficiale, che spesso ricopre tutta la superficie dell'acqua ed interferisce sulla sua potabilità e sul suo impiego per la pescicoltura e la molluschicoltura.

A questo, che può essere considerato a tutti gli effetti un inquinamento è legato anche il fenomeno delle mucillagini marine, che compromette anche la balneazione.
In questa massa di residui organici prosperano inoltre microrganismi responsabili di gravi malattie.
Per contrastare l'eutrofizzazione sono necessari interventi che riducano gli afflussi di sostanze nutrienti nell'acqua, in particolare:
- trattamento delle acque di scolo delle colture.
- riduzione dei fertilizzanti in agricoltura.
- depurazione degli scarichi civili ed industriali.