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ENCAUSTO


L'encausto è una tecnica pittorica antica risalente al periodo greco. La caratteristica principale di questa tecnica consiste nel diluire i colori con cera fusa. Il dipinto, dopo essere stato eseguito viene anche riscaldato per fare penetrare la cera nei colori, in modo che fissati, acquistando splendore e forza.
pittura encausto
Questa tecnica fu molto diffusa nell'antichità ed il prodotto che si ottiene è una pittura artisticamente molto pregiata, durevole nel tempo e luminosa.
Viene spesso confuso con l'affresco, poiché l'affresco a volte, dopo essere stato ultimato e asciutto, veniva sottoposto ad un trattamento con cera vergine di api, che lo rendeva molto simile all'encausto. Bisogna anche distinguere questo metodo pittorico, anche dalla pittura a cera, dove si mescolano i colori con cera sciolta in un diluente senza che questi vengano sottoposti a riscaldamento.

Il nome encausto deriva dal greco e significa bruciare. Infatti i colori venivano mescolati a caldo con la cera, che ha la funzione di legante e dopo essere stati applicati venivano riscaldati con modalità diverse e fissati.
Oltre che nella pittura murale, su intonaco, si applicava su terrecotte, avorio, legno, marmo e su altri supporti.

La tecnica fu usata prima dai Greci e poi dai Romani. Nel Medioevo, fu dimenticata e non se ne ha traccia.
Poi, in età moderna, la scoperta delle pitture di Pompei e la descrizione di questo metodo pittorico, lasciata dallo scrittore latino Plinio, invogliarono alcuni artisti a tentare di rinnovare la tecnica e così ritornò alla ribalta.

Plinio descrive tre tipi di encausto:

- Uno, simile alla pirografia (scrittura con il fuoco) su avorio, legno, osso o altre sostanze incise con una punta riscaldata.

- Un altro metodo consisteva nel disporre delle cere colorate a piccole porzioni e poi nel modellare, fondendole con una punta riscaldata.

- Il terzo metodo è di difficile interpretazione e quindi è caduto in disuso.

La pittura a encausto, ha una caratteristica importantissima, che la rende pregevole, rimane inalterata nel tempo.
I colori di questa pittura non ingialliscono, né scuriscono col tempo, né si screpolano. La cera, permette alla luce di penetrare senza riflettersi.
Si ottengono così effetti di una estrema bellezza.

Questa tecnica pittorica, oggi non viene più usata, sopratutto perché l' esecuzione è molto complicata e lunga. La pittura a cera, che però come abbiamo premesso non è l'encausto, si può eseguire in questo modo:
- Mescolare i colori in polvere con colla, cera e calce spenta (per sgrassare la colla e a dare maggiore forza di adesione ai colori). Si ottiene così una specie di tempera diluibile con l'acqua.
- Si esegue la pittura. Quando questa è ben asciutta, si spalma il dipinto con cera sciolta sul fuoco con un poco di olio.
- Quindi si riscalda la superficie con una fonte di calore, per far sudare la cera e compenetrare col dipinto.
- Alla fine con un panno riscaldato, si strofina il lavoro per dargli lucentezza.
Questo metodo viene usato anche per eseguire pittura murale a cera non decorativa.