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GRAFFITO E GRAFFITISMO

IL GRAFFITO

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graffiti addaura

graffiti urbani

Il graffito è una tecnica pittorica, che consiste nel graffiare con una punta uno strato di colore fino a rivelare il colore sottostante, si ottiene così un segno deciso, ma che può essere anche molto delicato a secondo dei materiali usati. Si possono realizzare graffiti su carta liscia usando i colori a cera. Normalmente si usano due colori, uno chiaro e uno scuro. Possono però essere apportate varianti a questa regola. Prima si passa quello chiaro su tutta la superficie del foglio, in modo compatto e uniforme. Sopra a questo strato si passa il colore scuro. Poi si graffia con una punta o un pennino lo strato superiore così da far emergere il colore chiaro.

Con il termine, graffito, oltre alla tecnica, si identifica, anche il prodotto che si ottiene con questa tecnica, quindi anche il disegno ottenuto mediante l'incisione di una superficie dura.
Il termine graffito, oggi viene usato anche in senso più lato per identificare opere eseguite con bombolette spray, sui muri, da alcuni artisti (graffitisti) a partire dagli anni 70, su spazi urbani impropri: case, mezzanini e treni della metropolitana, muri di cinta ecc.. Sono riconoscibili grazie alle coloratissime scritte, ai particolari effetti cromatici che si ottengono con gli spray e alle figure molto somiglianti a caricature e fumetti.

I graffiti sono anche i disegni preistorici, praticati prevalentemente su pietra, ottenuto incidendo con una punta dura una superficie in modo da lasciare una traccia visibile. La superfici usate possono essere diverse: pietra, intonaco, terracotta, metallo o carta ricoperta con una sostanza che può essere graffiata e che può essere anche un colore. Data la sua semplicità, la tecnica è stata praticata fin dall'antichità e si trovano esempi in quasi tutte le parti del mondo e sono reperti archeologici di primaria importanza. I primi ritrovamenti risalgono alla preistoria, quando gli uomini tracciavano, con pietre appuntite, graffiti sulle rocce o sulle pareti delle grotte a scopo decorativo o cerimoniale. I Greci usarono questa tecnica nella realizzazione di vasi di terracotta.

Graffito, viene anche usato come storpiatura di sgraffito, che è una tecnica di decorazione muraria, che si ottiene applicando strati di intonaco con colori contrastanti su una superficie umida e graffiando il rivestimento esterno, in modo da portare alla vista quello sottostante, producendo così i contorni di un disegno. Anche nella ceramica, si usa la tecnica dello sgraffito, applicando ad un oggetto di ceramica, due strati di rivestimento a tinte differenti ed anche qui graffiando successivamente il rivestimento esterno, per scoprire quello sottostante.

IL GRAFFITISMO

Il graffitismo più che una espressione artistica è una manifestazione sociale, culturale e artistica diffusa in tutto il mondo.
Alcune persone usano estrinsecare la propria creatività, con interventi pittorici nell'ambito del tessuto urbano. Alcuni, per esempio, usano scrivere il proprio nome d'arte su muri o altre superfici, diffondendolo come fosse un logo. Altri realizzano altri tipi di interventi. Alcuni di questi sono a volte di buon pregio, ma la maggior parte, sono manifestazioni pseudo sociali. Il fenomeno del graffitismo, per alcuni aspetti, ricorda la pittura murale (murales), è qualcuno lo accosta ad essa. Ma non sempre il fine dei graffitisti è quello decorativo e spesso si tratta di atti di vandalismo, poiché numerosi writers utilizzano come supporti per dipingere mezzi pubblici o edifici (anche di interesse storico e artistico).