L'angolo dell'ARTE | Alfredo Ossino |
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ICONAIl termine icona, significa letteralmente immagine (dal greco Eikon Immagine) e oggi identifica qualcuno o qualcosa che simboleggia o rappresenta l'immagine di qualcosa. Oggi ha assunto anche altri significati ed il termine viene usato in diversi campi di applicazione.Le Icone, ci ricordano in genere, le immagini sacre nella chiesa Cristiano-Ortodossa, presso i Cristiani di Oriente ed anche per i cattolici di rito bizantino. Queste immagini pittoriche a soggetto religioso sono fatte con una particolare tecnica e soprattutto secondo una tradizione religiosa che ne ha dettato le specifiche. |
CARATTERISTICHEVediamo qui cos'è l'icona artistica e cosa si intende con questo termine nel campo dell'arte e della pittura. Esso, indica una raffigurazione sacra dipinta generalmente su tavola, con caratteristiche particolari. Questa espressione artistica, è nata in officine copte e siriane nel VI e VII secolo come manifestazioni sacra della tradizione bizantina, in seguito si diffuse in oriente differenziandosi a seconda delle aree geografiche nelle quali si sviluppa. In seguito entrò a far parte della tradizione russa. Nella pittura delle Icone, gli artisti, erano tenuti a rispettare severe regole di comportamento onde evitare l'eresia e per questo seguivano testi approvati dalla Chiesa Ortodossa; La realizzazione della pittura di icone, non coinvolge (per quanto definito e ben identificabile) solo l'aspetto tecnico pittorico di queste opere d'arte, ma anche quello relativo al materiale utilizzato. Anche il luogo, nel quale l'opera veniva collocata, ha una sua specificità. Realizzare un'icona significa non solo rispettare questi aspetti, ma anche e soprattutto quello teologico e religioso. Le icone, non sono quasi mai firmate dagli autori. La teologia riteneva le icone opere divine, realizzate attraverso le mani dell’uomo, quindi era inopportuno porre sull’icona il nome della persona della quale Dio si era servito. LA REALIZZAZIONELe icone erano dipinte su tavole di legno e generalmente erano di dimensioni ridotte. Spesso la parte interna della tavola veniva scavata, in modo da lasciare ai bordi un rilievo che fungeva da cornice. Sulla superficie veniva incollata una tela, che veniva ricoperta con diversi strati di gesso e colla e quindi levigata. Questo serviva a preservare l'opera dalle dilatazioni del legno. Sulla superficie del fondo così preparata si faceva il disegno. Prima si realizzava uno schizzo, dopo un secondo più preciso. Il primo era fatto delicatamente sulla tavola con un morbido carbone, il secondo con una vernice nera oppure rossa. Si perfezionava quindi il disegno e successivamente si passava alla fase pittorica. In ultimo, si eseguiva la doratura di tutti i particolari. Generalmente si lavorava partendo dallo scuro e chiarendo le parti in luce o in rilievo. Si usava la tecnica di picchettare col pennello intinto nella vernice rossa per dare risalto alle labbra, alle guance e al naso. Questi sono i canoni tecnici classici, con i quali queste opere venivano eseguite. Oggi ne vengono eseguite, a scopo commerciale, in vari modi. Essendosi questo tipo di arte diffusa in molte culture, le caratteristiche che le icone assumono, possono essere molto diverse, ma alcuni concetti rimangono immutati in quasi tutti i tipi di icone. I COLORINei tempi passati i pittori di icone hanno usato solo i colori che si trovavano facilmente nella propria regione ed in uso presso le scuole nelle quali avevano imparato a dipingere. Oggi esiste una scelta di colori molto vasta, che proviene dalla produzione industriale ed i colori sono facilmente reperibili. Come in tutte le raffigurazioni sacre, i colori hanno la loro importanza ed il loro significato e si rifanno tutte a precise tradizioni. Il blu, ad esempio, rappresenta il colore della trascendenza, mistero della vita divina. Il bianco è il colore dell’armonia, della pace, di Dio, che rappresenta la luce. Il rosso è simbolo dell’umano e del sangue dai martiri. Il verde è il simbolo della natura, della fertilità e dell’abbondanza. Il marrone, simboleggia la terra, la povertà e l'umiltà. LA PITTURAIn questa forme d'arte, la pittura è sostanzialmente un lavoro di disegno con pennello.
Il colore deve essere abbastanza denso, per ottenere i tratti precisi. Iniziare ripassando con un pennello fino, le linee del
disegno, usando un colore più scuro rispetto a quello scelto.
Lasciare asciugare completamente. Diluire il colore preparato per la prima fase.
Studiare le figure ed individuare le zone meno illuminate.
Stendere il colore sfumando queste zone, facendo in modo che la goccia spinta dal
pennello, rimanga nella parte più scura, evitando di lasciare troppo colore.
Bisogna lavorare abbastanza rapidamente per evitare di lasciare tracce nel colore che si deposita. LE FIGURELe espressioni dei personaggi hanno spesso un valore simbolico: Gesù viene rappresentato mentre benedice e mostra tre dita della mano (la Trinità). La Vergine Maria viene dipinta con la mano che indica il Figlio che porta in braccio. Il corpo delle figure è sempre slanciato, con testa e piedi piccoli e disegnato con tratti leggeri. La composizione comunque è dominata dal volto. La finalità dell’icona è nello sguardo. Gli occhi sono generalmente molto grandi, fissi, malinconici; il naso è allungato, le labbra sottili. Le figure sono statiche e anche quando viene rappresentato un movimento, non è sempre per sottolineare qualche preciso concetto teologico. I PENNELLII pennelli da scegliere per realizzare le icone devono essere con il pelo corto, per poter ottenere un tratto fermo e sicuro. Le altre raccomandazioni sono comuni agli altri tipi di pittura. Qualitativamente, i pennelli di peli di martora sono i migliori, ma sono costosi. Ricordate che i pennelli devono mantenere la forma appuntita una volta bagnati. Il modo migliore di conservare a lungo i pennelli è quello di lavarli con solo acqua subito dopo l'uso, quando il colore è ancora fresco e di farli asciugare con la punta verso il basso. Se un pennello non viene usato per lungo tempo, occorre lisciare la punta delicatamente con l'olio. Per recuperare un pennello che ha perso la propria forma, si può inumidirlo con un pò di emulsione d'uovo, ridandogli la forma, quindi si lascia asciugare. LA SCRITTURALa scrittura sull'icona conferisce ad essa la presenza spirituale dei personaggi rappresentati e gli permette di accedere,
dopo la benedizione impartita dal sacerdote, al rango di oggetto di culto pubblico o privato. LA VERNICE FINALEQuesta è una fase molto importante e si esegue quando la pittura
dell'icona è terminata e lo strato di pittura ha raggiunto un sufficiente grado di solidità. IL FONDO e LE RIFINITURESpesso le icone hanno un fondo dorato o colorato. Spesso viene usato un colore trasparente di ocra gialla diluita o un colore a base di giallo di Napoli e ocra gialla. Ma esistono molte altre possibilità. La tinta verrà applicata a chiazze. Dopo, si procede a tracciare l'aureola e il filo attorno al bordo dell'icona, con un miscuglio di rosso scuro. Per il filo del bordo possiamo usare una riga. |