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RENE MAGRITTE


L'artista belga è considerato uno dei maggiori esponenti del surrealismo e la sua fama deriva sopratutto dalla sua originalità. Agli inizi della sua carriera, era stato influenzato dal cubismo e dal futurismo, ma successivamente, si volse al surrealismo dopo aver visto le opere di De Chirico.  L’artista, usa accostamenti insoliti, deformazioni lontane dalla realtà e immagini disarticolate. Lo scopo della sua pittura, è quello di svelare i lati misteriosi dell’universo, come suggerivano le tematiche Metafisiche. Le sue opere hanno uno stile illustrativo, ma una tecnica meticolosa e non ricercano illusioni fotografiche, per sottolineare la differenza tra la realtà e la rappresentazione.

VITA E OPERE DI RENÈ MAGRITTE


magritte golconda
Galconde

magritte gli amanti
Gli Amanti - 1928 - olio su tela - cm.54 x 73

magritte

magritte

magritte the schoolmaster
The schoolmaster

magritte Decalcomania
Decalcomania

René magritte
Renè Francois-Ghislain Magritte nasce il 21 novembre 1898 a Lessines, in Belgio. Era figlio di un commerciante Léopold e di Adeline ed ebbe 2 fratelli più piccoli Raymond e Paul.
Nel 1910 segue un corso di pittura per bambini e questo fu il suo primo approccio con la pittura. Nel 1912 la madre muore suicida e Renè si iscrive all’università, dove studia per tre anni, ma nello stesso tempo prende lezioni di disegno e di pittura. Nel 1916 entra all’Académie des Beaux-Arts di Bruxelles. Due anni dopo, si trasferisce a Bruxelles con la famiglia e comincia a frequentare l'abiente avanguardista: il poeta Pierre Bourgeois, il fratello architetto Victor Bourgeois ed il pittore astrattista Pierre-Louis Flouquet. Con Flouquet condivide uno studio e insieme pubblicano la rivista Au Volant. Nel 1919 espone la sua prima opera, Trois femmes e si avvicina al futurismo.

Nel 1920 Magritte conosce Theo van Doesburg e le sue teorie puriste. Tiene la sua prima mostra a Bruxelles e si reca a Parigi. Nel 1921 presta servizio militare con Pierre Bourgeois, di cui eseguirà tre ritratti.
Nel 1922 Renè sposa Georgette Berger e comincia a lavorare come grafico creativo. Con il pittore Servranckx scrive il testo L’Art pur Défense de l’esthétique (l'arte per la difesa dell'estetica). In questo periodo subisce le influenze di altri correnti pittoriche come l’orfismo e il cubismo analitico e realizza la copertina della raccolta di poesie di Pierre Bourgeois.

Nel 1923 lascia il lavoro e si dedica alla creazione di manifesti pubblicitari. Nel 1924 vende il suo primo dipinto (un ritratto). La convinzione che gli artisti dipingevano semplicemente ciò che vedevano portarono Renè Magritte sempre più verso la sperimentazione. Nel 1925 entra nel suo periodo surrealista con l'adesione al gruppo surrealista di Bruxelles e dipinge il primo quadro surrealista, Le Jockey perdu.

Nel 1926 compone la sua prima vera opera surrealista, Il fantino perduto, che sancisce la sua rottura con il cubismo e con il futurismo. Abbandona il campo della pubblicità e si dedica alla pittura. Disegna anche copertine per spartiti musicali. Nello stesso anno conosce André Breton, leader del movimento surrealista.
Nel 1927 si stabilisce con la moglie vicino a Parigi e si unisce al gruppo surrealista francese di André Breton, Paul Eluard, Hans Arp, Joan Mirò e Salvador Dalì. Tiene la sua prima mostra personale, esponendo tra gli altri Il fantino perduto, La traversata difficile e L’assasino miniciato. Nello stesso periodo gli viene dedicato un articolo dal titolo: Renè Magritte, il pittore del pensiero astratto.
Nel 1928 muore il padre del pittore, che nello stesso anno collabora ad alcuni disegni alla rivista Distances. Il Musée des Beaux-Arts di Grenoble acquista un quadro di Renè: I relitti dell’ombra,(1926) ed il pittore viene invitato alla Exposition Surréaliste a Parigi. Frequenta circoli surrealisti ed esegue: La storia centrale, Le voyage des fleurs e D’un jour à l’autre.
Dipinge inoltre La Trahison des images (Ceci n'est pas une pipe), due dipinti di pipe di diverse dimensioni unite in una traccia di insieme misteriosa, simbolo del suo enigmatico modo di intendere l'arte.
Nel 1929 soggiorno a Cadaquès presso Dalì. Contribuisce alla rivista La Révolution Surréaliste. L’amicizia con Breton s’interromperà poco dopo. Anche i rapporti con Mirò sono freddi e la galleria, con il quale aveva un contratto dal 1926, chiude.
Nel 1930, torna, con Georgette a Bruxelles. In difficoltà economiche, vende la sua biblioteca e riprende i lavori pubblicitari. In questo periodo vive a contatto con una cerchia di amici surrealisti. Nel 1932 aderisce al Partito comunista belga e scrive diversi articoli per la stampa di sinistra con lo pseudonimo di Florent Berger.

Nel 1933 l'artista collabora al volume Violette Noziéres pubblicato dai surrealisti francesi.
Nel 1934 con Mesens, Nougé, Scutenaire e Souris, scrive un manifesto dal titolo: L’azione immediata. Lo stupro dell'artista viene usato come copertina di Qu’estce que le surréalisme di André Breton. Sulla rivista Documents34, l'artista pubblica il testo Le fil d’Arianne.
Nel 1935 Paul Eluard pubblica il poema René Magritte in Cahiers d’Art. Nel 1936 l'artista tiene la prima mostra personale a New York. A Bruxelles, partecipa a The international surrealist exhibition. Si riscrive nuovamente al Partito comunista belga e compone alcuni spartiti di musica popolare.

Nel 1937, si reca a Londra e dipinge tre quadri sul banchiere Edward James. Realizza la copertina della rivista Minotaure. Nel 1938 partecipa all’Exposition internationale du surréalisme con Le mouvement perpetuel. Nel 1939 realizza la copertina, i disegni e il retro di Frappez au miroir, delle poesie di Louis Scutenaire
Nel 1940, per paura dell’occupazione tedesca scappa in Francia, dove produce Il pranzo di nozze, dipinge ritratti su commissione e comincia a dipinger i preludi. Partecipa al primo numero di L’Invention Collective. Nel 1941 esegue disegni per Moralité du sommeil, poesie di Paul Eluard.
Nel 1943 torna a Bruxelles, inizia il periodo detto Renoir e viene pubblicata una sua monografia con 23 riproduzioni di sue opere.

Nel 1945 si riscrive al Partito comunista belga. Nel 1946 viene pubblicato il primo manifesto del surréalisme en plein soleil, che propone un surrealismo ottimista e lui è uno dei firmatari.
Il pittore e i suoi amici si distaccano dal gruppo surrealista parigino e pubblicano anonimamente i volantini scatologici. Viene pubblicato un numero della rivista newyorchese View dedicata al surrealismo belga con la copertina realizzata dall'artista. Nel 1947, lascia definitivamente il partito comunista belga e viene pubblicata una monografia sull'artista.
Nel 1948 espone a New York, ma i quadri non hanno calorosa accoglienza. Viene pubblicato El Espectro de René Magritte, con la riproduzione di 13 opere accompagnate da poesie. Illustra i Chant de Maldoror di Lautrémont con 80 disegni e Les corrections naturelles con 26 disegni.

Nel 1951 esegue per la prima volta una pittura murale: il soffitto del Theatre Royal des Galeries Saint Hubert a Bruxelles e l'anno successivo diventa direttore della nuova rivista La carte d’après nature.
Nel 1953 esegue la pittura murale Il regno incantato. Nel 1956 firma un contratto con Alexandre Iolas che gli organizzerà tutte le sue successive mostre. In questo periodo gira dei filmini di cui a volte cura l’ambientazione e vince il premio Guggenheim. Nel 1957 realizza la pittura murale La fata ignorante e si stabilisce, fino alla morte a Bruxelles.

Nel 1958 collabora con la rivista Rhétorique. Nel 1959 viene girato il film René Magritte o La lezione delle cose e realizzerà dei disegni per Poèmes. Nel 1960 il Museum for Contemporary Art di Dallas organizza la prima retrospettiva dell'artista. L'anno successivo realizza la pittura murale Le barricate misteriose, a Bruxelles. Nel 1962, il Walker Art Center di Minneapolis presenta una mostra antologica di 92 opere e nel 1964, anche l'Arkansas Art Center organizza una mostra. Nel 1965 viene pubblicata un'altra monografia del pittore. Il Museum of Modern Art di New York organizza una mostra di 82 opere.

L'artista però ha problemi di salute, soggiorna in Italia e viene sottoposto ad un intervento chirurgico. Nel 1966 soggiorna in Italia, Francia ed Israele.

Il 15 agosto 1967, dopo un breve periodo in ospedale, muore all'età di 69 anni René Magritte, colui che aveva la capacità di insinuare dubbi sul reale, attraverso la rappresentazione del reale stesso. L'artista, che avvicina il reale non per interpretarlo o ritrarlo, ma per mostrarne il mistero indefinibile.