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MINIATURA


 miniatura

miniatura antica
La miniatura è una tecnica pittorica, di origine orientale. Consiste nel dipingere opere in piccole dimensioni prevalentemente su pergamena, carta, avorio, rame ecc., usando colori all’acquerello.

Con il termine miniatura, viene anche identificata l'opera eseguita con questa tecnica.
Spesso viene usato questo termine, anche per indicare piccoli oggetti, che si possono dipingere.

Anticamente, quando non esisteva la stampa e si usavano i manoscritti, era consuetudine decorare i caratteri iniziali. Questi caratteri venivano decorati prevalentemente in rosso (minio) e con preziosi ornati in oro o con immagini dipinte di motivi floreali, arabeschi, immagini religiose, animali o figure umane.
Dal colore che veniva usato prevalentemente, deriva il nome della tecnica.

L’arte della miniatura, risale ai tempi dell'antico Egitto e successivamente si diffuse in oriente. Fu importata a Roma al tempo di Costantino. Durante il Medioevo si diffuse, per merito dei monaci che decoravano i testi sacri.
Per realizzare i manoscritti si usava la pergamena ottenuta da pelli di pecora o capra. La delicatezza della pergamena sconsigliava di abbozzare direttamente l’immagine, il miniaturista, per ovviare, preferiva ricorrere al ricalco. Con l’invenzione della stampa, diminuì la produzione di testi su pergamena e l’arte della miniatura fu sempre meno richiesta. 

Nel 1500 iniziò ad affermarsi l’arte del ritratto miniato, realizzato su avorio o su lastre di rame di piccole dimensioni, con un modo di dipingere minuto, descrittivo ed analitico.

Le tecniche base della miniatura sono la tempera e l'acquerello. Molto più raro è invece l'uso di coloranti applicati direttamente sul supporto e successivamente venivano applicati i leganti per ottenere le sfumature. Ovviamente per dipingere, sopratutto i particolari, occorre usare pennelli di piccole dimensioni a punta.