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PIETER PAUL RUBENS


Pieter Paul Rubens è stato un pittore fiammingo, che ha aperto la strada al barocco. Egli fu un uomo di grande cultura e di personalità, che conosceva quasi tutte le lingue europee, oltre al latino e al greco. Queste doti gli permisero di diventare pittore ufficiale delle Fiandre e artista prediletto di quasi tutti i potenti d'Europa. Le sue grandi doti politiche, gli fecero anche ottenere delicati incarichi diplomatici in Olanda, in Spagna e in Inghilterra. Fu un artista molto prolifico e ha lasciato moltissimi quadri, anche se molte delle sue opere furono dipinte da altri. In realtà Pieter Paul si circondò di decine di collaboratori e allievi, a cui appaltò l'esecuzione di gran parte dei suoi quadri. Lui procurava le commesse, ideava le opere, disegnava i bozzetti, ma dipingevano i suoi vice. Fu certamente un grande artista, ma fu soprattutto un abile impresario, che seguì il vento della storia.
Molti dipinti di Rubens erano frutto di una vera catena di montaggio. Gli artisti dello studio avevano compiti precisi. Van Dick, per esempio dipingeva i volti, Bruegel fiori o frutti. Jan Wildens, si occupò dei paesaggi. Aveva inoltre ben 7 incisori. Questo lavoro di équipe permise al pittore di inondare l'Europa di dipinti. Un solo uomo, circondato da semplici allievi, non avrebbe mai potuto farlo.

VITA e OPERE


Rubens giudizio di paride
Il giudizio di Paride - 1635

Rubens ratto figlia leucippo
Il ratto della figlia di Leucippo

Rubens le tre grazie
Le tre grazie

Rubens autoritratto Helene Fourment
Autoritratto con Helène Fourment
e il figlio in giardino

Rubens nacque a Siegen, Vestfalia il 28 giugno 1577. Figlio di un avvocato, nel 1589 si trasferì con la famiglia ad Anversa, dove studiò col paesaggista Tobias Verhaecht e successivamente con otto Van Veen, subendone l'influenza nelle prime opere, come l'Uomo con la spada.
Nel 1600, si recò a Venezia dove ammirò Tiziano e Tintoretto e poi a Mantova, fu nominato pittore di corte da Vincenzo I Gonzaga. In Italia continuò a studiare la grande arte italiana del Cinquecento e la pittura figurativa, di Raffaello e Michelangelo e Caravaggio. A Venezia incontrò artisti come il Veronese, Tiziano e il Tintoretto, dai quali assimilò quella floridezza pittorica che sarà poi uno degli elementi dell'espressione Barocca. Dal Veronese acquisì la completa abolizione del nero e del bianco e la contrapposizione dei colori, per conseguire un risultato più luminoso. Il Tintoretto gli insegnò ad usare la luce per evidenziare i personaggi e gli oggetti. Tiziano a stendere i colori in modo rapido, impreciso, senza disegni preparatori e con scrupolosità nei contorni, per ottenere forme più accennate che descritte, conferendo loro vivacità e realismo.

In questi anni elabora quindi il suo stile personale complesso ed eloquente. Il suo nuovo cromatismo, influì sugli artisti che operarono nel primo ventennio del secolo. Nel 1602, realizzò il Trionfo di sant’Elena, l’Incoronazione di spine e l’Innalzamento della croce nella per la cappella di Sant’Elena nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme. Di questo stesso periodo, sono anche il Compianto sul corpo di Cristo e il Martirio di san Sebastiano.

Nel 1603 il duca di Mantova lo invia a Madrid, in qualità di diplomatico ed era stato anche incaricato dai Gonzaga di portare in dono dei quadri al re di Spagna, ma per strada un temporale rovinò e tele. Lui le ridipinse tutte e portò le copie. A Madrid studia le splendide collezioni reali e dimostra eccezionali doti di diplomatico.
Lo stile di Rubens esuberante e spettacolare e barocco, si arricchì ulteriormente tra il 1606 ed il 1608, durante il successivo soggiorno romano. In questo periodo l'artista riscoprì il valore del disegno per dare consistenza alle sue composizioni, e rielaborò l suoi motivi classicistici in chiave barocca.

Nel 1608 tornò in patria per la morte della madre, sposò Isabella Brant e ottenne immediato successo, tanto da essere nominato ritrattista di corte degli Asburgo e governatore dei Paesi Bassi.
Eseguì un ricco e festoso Autoritratto e alcune opere drammatiche e ricche di colore come le pale d'altare: l'Erezione della Croce (1610) e la Deposizione (1614), la Conversione di san Bavone.

Nello stesso periodo Rubens realizzò opere di tema mitologico, qualitativamente solenni ed eccelse come il Ratto delle figlie di Leucippo. Dopo il 1615 l'artista aveva impiantato in Anversa una grande officina pittorica e si impegnò in opere decorative di vastissimo impegno, specie trittici e cartoni per arazzi. Egli tentò in questo modo di emulare nel suo paese le grandi decorazioni a fresco dei palazzi e delle chiese italiane. Vanno citati il Trittico per la Tomba di Jan Michielsen e la grandiosa impresa della decorazione della chiesa dei Gesuiti ad Anversa, realizzata a varie riprese a partire dal 1614. Tra gli arazzi le 6 Storie di Decio Mure (1617) e le 12 Storie di Costantino eseguite per il re di Francia.

Nel 1622 il pittore ottenne l'incarico per la grandiosa serie di Storie di Maria de' Medici per il palazzo del Lussemburgo. Realizzo in queste opere quelli che saranno i prototipi dei quadri allegorico - politici barocchi, con la realtà idealizzata tramite inserti mitologico-classicistici, un complesso movimento compositivo e la sontuosità del colore. Questo è il momento delle più pregevoli realizzazioni decorative: le grandiose pale della Adorazione dei Magi, e della Madonna e santi e gli otto cantoni per arazzi col Trionfo dell'Eucarestia.

Nel 1626 morì la moglie, Rubens rallentò notevolmente la sua attività pittorica e si impegnò in quella diplomatica, che lo portò a Londra e a Madrid, e che si protrassi fino al 1630.
Riprese in pieno la sua attività e nell'ultimo decennio dipinse molte grandi pale d'altare, grandi tele e cicli decorativi. Dipinse anche nove tele da soffitto per Whitehall; centodieci tele per il re di Spagna e tele per l'ingresso in Anversa. La freschezza pittorica di quest'ultima fase dello stile di Rubens si rivela soprattutto nei ritratti familiari: quelli della seconda moglie Helène Fourment col figlio, il pittore ed Helène Fourment in giardino, ecc….
Tra il 1637 e il 1638, venne chiamato a realizzare la decorazione della Torre de la Parada, realizzando gli schizzi per 112 dipinti.

Nel 1638 realizzo le tre grazie. L'opera ritrae le famose tre dee della mitologia greca e sembra che per vanità, l'artista abbia ritratto in due delle figure, le sue due mogli.

Afflitto dalla gotta, che già lo tormentava da parecchi anni, muore ad Anversa nel 1640.

Rubens massacro innocenti
Il massacro degli innocenti - 1611