Giovanni Segantini - Pascoli di Primavera
Giuseppe Pellizza da Volpedo - Il quarto stato
Gaetano Previati - Pace o mattino nel prato
Gaetano Previati Autoritratto
Il divisionismo non può essere definito un movimento pittorico perché non ha regole scritte, da rispettare per dipingere con
questo stile, è però una delle più importanti correnti artistiche italiane.
Si sviluppò tra il fine '800 e l’inizio del 900, ed elaborò la tecnica del Puntinismo francese, subendo anche l'influenza del Simbolismo.
Il Divisionismo italiano elaborò uno stile più semplice, spontaneo e meno rigoroso nell'applicazione delle norme tecniche di quello francese.
Ai puntini, si preferiscono filamenti, svirgolature e impasti di colore.
Il teorico del Divisionismo italiano fu Gaetano Previati, la cui tecnica
a lunghi filamenti ondeggianti raggiunge risultati suggestivi.Il termine Divisionismo deriva dalla tecnica pittorica che accomunava i
principali esponenti della corrente artistica, quindi si può considerare un procedimento o una modalità del dipingere.
Il procedimento di scomposizione dei colori, nei colori elementari e complementari che li compongono, per
riprodurre il meccanismo della percezione visiva. I colori venivano accostati puri sulla tela sotto forma di piccole pennellate, simili a
macchioline o virgolette, lasciando all'occhio dello spettatore il compito di ricomporli.
La tecnica divisionista non era solo una variante del Puntinismo,
sviluppato in Francia, ma una rielaborazione, combinata con una forte matrice simbolista.
I soggetti trattati, rappresentano temi a contenuto simbolico o allegorico, e si occupano anche di tematiche a sfondo
sociale. L’aggravarsi delle problematiche sociali di fine secolo, che tende allo sfruttamento delle masse, viene interpretata e messa in luce
dai pittori, che usano l’arte come mezzo per aprire una via alla soluzione dei problemi della vita.
Dal punto di vista tecnico i Divisionisti realizzano gli stessi risultati, non con puntini accostati,
ma filamenti irregolari accostati o sovrapposti.
La corrente artistica del Divisionismo cominciò a svilupparsi attorno al 1886 in tutta Italia,
ma principalmente a Milano. Ufficialmente la corrente nacque nel 1891, quando le prime opere divisioniste vennero esposte all'esposizione Triennale di Brera.
Uno dei principali protagonisti fu il pittore, teorico e mercante d'arte Vittore Grubicy de Dragon che, grazie alle conoscenze
che aveva del mercato europeo, ne diffuse l'opera all'estero.
I principali esponenti di questo movimento artistico furono Giovanni Segantini, Gaetano Previati, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Angelo
Morbelli, Emilio Longoni, Vittore Grubicy de Dragon e Carlo Fornara. |