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INQUINAMENTO DOMESTICO


inquinamento domestico Per inquinamento domestico s'intende l'inquinamento prodotto dalle normali attività che comunemente si svolgono nell'ambiente domestico o in locali dove si svolgono attività similari.
Molte fonti di inquinamento sono ovviamente comuni a quelle che si producono in ambienti diversi, la stessa cosa si può affermare anche per alcuni provvedimenti da adottare, come per esempio la riduzione dei consumi di energia o dell'acqua potabile.
In questa pagina vedremo quali provvedimenti particolari si possono adottare in ambito domestico.
PER RIDURRE L'INQUINAMENTO DOMESTICO OCCORRE:

- Al posto dei disincrostanti usare l'aceto.

- Scegliere detersivi meno inquinanti che contengano prodotti naturali: ad esempio il limone è un ottimo sgrassante e deodorante.

- Non buttare nello scarico: materiali inquinanti liquidi (vernici, solventi medicinali, ecc...),solidi (cottonfioc, chewingum, assorbenti, pannolini, cerotti, cotone, ecc..).

- Raccogliere gli oli usati in un recipiente, poi portarli in discarica (non scaricarli nel lavello, un litro di olio rende imbevibile 1.000.000 di litri di acqua).

- Preferire, per le pulizie di casa, l'acqua calda perché è più efficace e quindi necessita di minor quantità di detersivo.

- Ridurre il più possibile l'uso dei detersivi.



INQUINAMENTO DA DETERSIVI


inquinamento detersivi L'inquinamento domestico è strettamente legato all'inquinamento da detersivi.

Le sostanze presenti in maggior quantità in questi prodotti sono i tensioattivi: sali di sodio e composti azotati.

Poi ci sono i fosfati che sono tra i maggiori responsabili dell'eutrofizzazione delle acque.

Queste sostanze sono presenti in alcuni prodotti anche se in misura ridotta rispetto al passato. In molti detersivi sono presenti addensanti, sbiancanti e antischiuma che sono sostanze inquinanti.

Anche i profumi e i coloranti quasi sempre presenti nei detersivi, sono inquinanti, sebbene non svolgono azione detergente, ma solo estetica.

Alcune ditte, sensibili alla difesa dell'ambiente, hanno introdotto tensioattivi di origine vegetale, quindi più biodegradabili, come derivati del glucosio e sostituiscono i fosfati con sostanze naturali come zeoliti e argille.