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HENRI MATISSE


Henri Émile Benoît Matisse è stato un pittore, incisore, illustratore e scultore francese ed è considerato uno dei più noti artisti del XX secolo, principale esponente insieme con Georges Braque e André Derain della corrente artistica dei Fauves, che usavano il colore in modo violento e si riconoscevano sopratutto nella convinzione che il dipinto deve comporsi unicamente di colore, che deve nascere dal sentire interiore ed esprimere le sensazioni che l’artista prova davanti all’oggetto che riproduce, il quale viene quindi svincolato dalla realtà che rappresenta e della somiglianza.

VITA E OPERE DI HENRI MATISSE


matisse Odalisca con magnolie
Odalisca con le magnolie 1926

matisse

matisse la danza
La danza 1909-1910

matisse lezione di musica
Lezione di musica

matisse tavola imbandita
La tavola imbandita
Olio su tela, cm. 100x131 - (1897)

matisse sogno
Il sogno
Nasce nel 1869 a Cateau-Cambrésis in Francia, figlio di un commerciante. Nel 1887 si trasferì a Parigi, compie studi giuridici e lavora come impiegato statale. Durante un lungo periodo di convalescenza scopre il piacere della pittura: la madre, acquerellista dilettante, gli regala una scatola di colori e Henri, studiando le basi tecniche della pittura, si diverte a copiare delle cromolitografie. Decide quindi di diventare un artista, anche se il padre era contrario.

La prima opera, Natura morta con libri, risale al giugno del 1890. Nel 1891 a Parigi, studia arte all'Académie Julian, divenendo studente di William-Adolphe Bouguereau e Gustave Moreau. Si preparò così all'esame di ammissione all'Ecole des Beaux Arts. Grazie all'appoggio di Moreau, presso lo studio del quale lavora dal 1892, fu dispensato da questa prova. Inizialmente dipinse nature morte e paesaggi, secondo la tradizione fiamminga, ottenendo un discreto successo.
In questi anni l'artista compie approfondite ricerche stilistiche, copiando le opere di Fragonard, Delacroix e Chardin. Realizza paesaggi insieme a Marquet e nature morte che saranno esposti nel 1896 al salone della Société Nationale des Beaux-Arts.

Nel 1894 conosce la modella Caroline Joblau dalla quale ebbe una figlia, Marguerite.
Nel 1896 conobbe il pittore John Peter Russell che lo introdusse all'Impressionismo ed influenzò il suo stile.
Soggiorna in Corsica ed a Tolosa ed il contatto con gli impressionisti ed il fascino dalla luce mediterranea, orienta la sua pittura verso nuove strade ed il colore divenne l'elemento cruciale dei suoi dipinti. Nel 1897 espone La tavola imbandita e raccoglie critiche. Nel 1898 sposò Amélie Noelie Parare e con lei ebbe altri due figli, Jean (1899) e Pierre (1900), che crebbero assieme a Margherite, che gli fece spesso da modella.
Nel 1898 a Londra studia i dipinti di William Turner. Nel 1899 Henri acquista opere di Cézanne, di Gauguin e di Van Gogh, i suoi artisti prediletti. Con l'influenza di Seurat, Van Gogh e di Gauguin, si allontana dal divisionismo, la sua pennellata si allarga, i toni sono più intensi ed il tratto più sottile.

Nel 1903 Matisse entra in contatto con il puntinismo, che per raggiungere il massimo grado d’intensità cromatica, applica una nuova tecnica pittorica che consiste nell'apporre sulla tela piccole pennellate (o punti) di colore puro. Molti dei quadri realizzati fino al 1905 da Henri, fanno uso di questa tecnica.
Nel 1905, con un colorismo violento, dipinge Donna con cappello, considerata la prima opera fauve. L'anno successivo dipinge ed espone La joie de vivre. Ben presto però sente il bisogno di organizzare i toni nello spazio con l'importanza del colore. Dipinge La tovaglia nella quale si ritrova tutta la magia dell'arabesco, uno dei temi centrali della sua opera.
Lo stile di Matisse già si definisce in questa fase della sua attività. I suoi quadri si definiscono in modo bidimensionale, sacrificando anche la definizione dei dettagli. L’uso del colore è quanto di più intenso è vivace si sia mai visto prima. I colori primari vengono stesi con forza e senza stemperatura ed accostati ai colori complementari per rafforzarne il contrasto. Per lui dipingere è un divertimento e spesso (come i fauvisti) sottolinea la sua gioia abbandonandosi al gioco delle forze del colore e del disegno.
Nel 1906 il pittore si reca a Biskra, in Algeria e resta affascinato dalle ceramiche e dai tessuti Africani. Nel 1908 fa delle personali a Berlino e a New York. La sua fama è ormai internazionale, e apre un'accademia dove si formeranno brillanti allievi soprattutto stranieri. Nel 1908, un collezionista russo gli commissiona due grandi tele, La danza e La musica. In quel periodo viaggia in Germania, Italia, Marocco, Russia e Stati Uniti e arricchisce la sua cultura artistica. Riformato allo scoppio della Prima Guerra mondiale, Esegue il ritratto di Yvonne Landsberg, dove si attiene a toni contenuti e alla geometria, ma con forme, che evocano il profilo delle sculture africane, conosciute nel 1906 in Africa.
Nel 1912 si reca in Marocco, poi a Issy- les-Moulineaux ed in inverno di nuovo a Tangeri.

Nel 1914 espone a Berlino. Scoppia la guerra e i quadri vengono confiscati. Benché ne avesse fatto richiesta, non viene chiamato alle armi. Nell'estate dipinge Veduta di Notre-Dame e Porta-finestra a Collioure.

Dal 1917, Henri dipinge Lezione di piano. Dopo la guerra, il suo stile si fa più disteso, ritorna alle fantasie ornamentali.
Tra il 1919 e il 1929 Matisse dipinge più di 50 tele raffiguranti odalische, ritratte in diverse pose e con vari sfondi. Queste opere, furono precedute da moltissimi disegni preparatori. Eseguì anche moltissimi disegni, litografie, acqueforti e puntesecche di donne, dipinse altre tele con lo stesso soggetto e realizzo anche alcune sculture. Tra le opere più belle di questa serie spiccano l’Odalisca del 1926 e la Figura decorativa su sfondo ornamentale.
Nel 1925 riceve La Legion d'Onore e nel 1927 il premio Carnegie che suggellano il suo successo. Nonostante la guerra, l'età avanzata e la malattia, continua a dipingere e nei grandi interni del 1946-48 si riallaccia al fauvisme. Nel 1951 con decorazione della Cappella del Rosario di Vence (Nizza) giunge alla simbiosi di tutte le sue espressioni artistiche. Con le sue ultime grandi opere gouaches dècoupeès che evocano la danza o il riposo, la donna, l'albero o il fiore, Matisse tocca, i vertici dell'astrazione e della sintesi.

Nel 1954 all'età di 84 anni, Henri Matisse muore per un attacco cardiaco a Cimiez (Nizza) dove è sepolto.
La sua attività pittorica si svolse, lontano dai clamori della vita mondana, nella serenità dell’ambiente familiare e senza la condotta ribelle spregiudicata o scandalosa che, invece avevano condotto la maggior parte dei suoi colleghi e che sembrava dover essere il tipo di vita di un pittore innovativo e rivoluzionario per la pittura.
Svolse la sua ricerca portando il suo stile ad un affinamento progressivo fino a farlo giungere, in tarda età, alle soglie dell’astrattismo. Ma senza mai perdere il gusto per la forza espressiva del colore.