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OSCAR CLAUDE MONET


È il pittore che, forse più di ogni altro, rappresenta l'impressionismo. La sua ricerca pittorica non abbandonerà mai i criteri di questo stile e Monet rimane l'anima del movimento, anche quando l'impressionismo come fenomeno storico finisce. L'artista rimase impressionista anche quando le avanguardie storiche avevano già totalmente demolito la precedente pittura ottocentesca e le sue opere tarde, conducono l'impressione visiva ad una tale rarefazione, da aprire la strada alle più audaci esperienze del Novecento.

VITA e OPERE


Monet Déjeuner sur l'herbe
Déjeuner sur l'herbe

Monet Impressione sol levante
Impressione sol levante

Madame Monet e suo figlio
Madame Monet e suo figlio

Monet Ponte giapponese nel giardino di Giverney
Ponte giapponese nel giardino di Giverney
Oscar Claude Monet nasce a Parigi il 14 novembre del 1840, ma trascorre l'infanzia a Le Havre.
Da giovane si interessa alla pittura dal vero, all’aria aperta e grazie al pittore Eugène Boudin, impara a ritrarre la natura, sviluppando una notevole capacità di osservazione.

A quindici anni, si trasferisce a Parigi. Nel 1857 gli muore la madre.
A Parigi si iscrive alla Academìe Suisse dove conosce la pittura di Delacroix, Daubigny e Corot e ne rimane colpito. A parigi, incontra anche intellettuali e artisti specializzati in paesaggi, come Pissarro, Bazille, Sisley e Renoir.

Nel 1860 viene chiamato a fare il servizio militare e parte per l'Algeria. Con l'aiuto del padre e della zia, riesce però, l'anno successivo, ad essere esonerato e nel 1862, torna a Parigi.
Nel 1863 incontra il pittore Édouard Manet, capostipite, degli artisti desiderosi di allontanarsi dalle rigide regole delle accademie d’arte e rimane affascinato dalla sua pittura.
Nel 1864 litiga con il padre e conseguentemente perde ogni aiuto economico.
Successivamente incontra Courbet, di cui studia la tecnica pittorica. Nel 1865 dipinge La colazione sull'erba ed espone per la prima volta al Salon con successo.

Nel 1866 dipinse Camille in abito verde con la modella Camille, dalla quale avrà un figlio nel 1865 e che sposerà nel 1870. Nel 1869 dipinge "La Grenouillère", il suo primo quadro totalmente impressionista. In quest'opera la natura vive in tutta la sua mobilità e continuità e lo spettatore vive in mezzo ad essa. Nel 1870, allo scoppio della guerra franco-prussiana, si trasferisce a Londra. Tornato in Francia, assillato dalle difficoltà economiche, si trasferisce ad Argenteuil.

Nel 1873 dipinge un quadro che ha come soggetto un’alba nel porto di Le Havre e lo espone nel 1874 alla prima mostra impressionista, allestita a Parigi. Non sapendo come intitolare l’opera la chiama semplicemente Impressione sole nascente (Impression. Soleil levant), titolo da cui i critici prendono lo spunto per chiamare impressionisti tutti i partecipanti alla mostra. Come tutti i partecipanti, anche Monet viene criticato, per il suo modo di raffigurare il paesaggio, considerato impreciso. L'artista ovviamente è capace di disegnare con esattezza e precisione, ma il suo intento è quello di imprimere visivamente un istante con piccoli tocchi di colore e rapide pennellate, senza focalizzare i dettagli, come se tutto fosse visto in un colpo d’occhio.

Nel 1874 si trasferisce in Olanda dove realizza vedute e paesaggi di Amsterdam.
Nel 1876 esegue quattro vedute dei giardini delle Tuileries. L'anno seguente apre uno studio, realizza varie vedute della stazione Saint-Lazare ed espone alla terza mostra degli impressionisti. Nel 1878 dipinge Rue Montorguril, Rue Saint-Denis e la Chiesa a Vétheuil.

Nel 1879, muore la moglie Camille, che era stata anche la sua modella. Negli anni Ottanta partecipa a diverse mostre a New York e a Parigi, che sanciscono definitivamente la sua notorietà.

Monet dal 1883 va a vivere a Giverny con Blanche Hoschedé, che sposerà nel 1892. Degli anni Novanta sono i cicli delle Cattedrali di Rouen e quelli dedicati alle Ninfee, opere in cui anticipa le ricerche dell'astrattismo. Per Claude Monet è l'acqua l'elemento fondamentale della pittura impressionista, poiché essa é per natura mobile e riflettente. Tutto ciò che la sovrasta e la circonda vi si specchia con i suoi colori, influenzando l'ambiente. L'acqua esprime il senso del relativo, non solo perché varia continuamente, ma anche perché essa, sebbene tangibile fisicamente, non é mai la stessa.

Monet lavorava in ogni situazione climatica, per cogliere anche la minima sfumatura di colore in un paesaggio, dall’alba al tramonto. Per rincorrere l’atmosfera che è mutevole, dipinge con grande velocità su diverse tele contemporaneamente, gareggiando con la luce. Comincia una tela al primo mattino e man mano che la luce varia e l’immagine si modifica, passa alla tela accanto, per ad avere alla fine della giornata lo stesso soggetto ripreso in tanti momenti e tonalità di luce.

Dal 1909 al 1926, esegue una serie di quadri aventi a soggetto Le ninfee, fiori acquatici, che sintetizzano i suoi interessi pittorici.

Gli ultimi anni della sua vita sono segnati da una grave malattia agli occhi. Nel 1922 diventa quasi cieco ed il 6 dicembre 1926, muore per un tumore ai polmoni nella sua casa a Giverny sulla Senna.

Monet meules
Meules fin de l'été, effet du matin - 1891, olio su tela cm. 60x100