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RINASCIMENTO


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Botticelli - La primavera

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Leonardo Da Vinci - Studi di anatomia

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Albrect Durer - studio di prospettiva

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Giotto
Nel periodo storico di decadenza delle signorie, in quella che solo geograficamente era l'Italia si sviluppa un cambiamento della vita sociale, che si ripercuote nell'arte in generale e nella pittura in particolare. Questo periodo storico viene definito con un termine Rinascimento, la cui etimologia richiama il cambiamento e il rinnovo e la rinascita. Un movimento cosi grande e coinvolgente, che traghettò l'uomo dal basso medioevo all'evo moderno, si sviluppa nel tempo, per cui è arduo specificarne cronologicamente i limiti. Con sufficiente approssimazione possiamo dire che il rinascimento coinvolse il periodo storico lungo più di un secolo e che va dalla seconda metà del XIV secolo, fin quasi alla fine del XVI secolo.
Ovviamente si propagò con tempi e modi diversi in dipendenza delle varie zone e degli ambiti culturali. Occorre considerare che si estese progressivamente nei diversi campi della cultura e dell’arte, ma ebbe anche vaste risonanze in ogni settore della vita umana e che il moto rinascimentale oltrepassò i confini dell’Italia per diffondersi negli altri paesi europei.

Siamo nell'epoca dell'espansione colonialista e della scoperta dell'america che allargano a l'orizzonte del mondo europeo. In questo clima anche la chiesa esercita un controllo minore sulla società rispetto al passato e l'uomo acquista nuova fiducia nelle proprie facoltà e consapevolezza dei limiti del mondo medievale e riscopre i valori della civiltà classica.

Sopratutto gli artisti assimilano questi ideali e creano uno stile e un'arte nuova originale, straordinaria, alimentata da un nuovo spirito creativo. La storia della cristianità viene rappresentata con l'impulso di nuove sensazioni, le figure acquistano vitalità, realismo, i pittori dipingono affreschi, tavole e pale d'altare con nuova vitalità.

La culla del Rinascimento é indubbiamente la città dei Medici, di Lorenzo il Magnifico, poeta e protettore di artisti. Da Firenze, si propaga anche in altre città italiane, dove i signori si trasformano in finanziatori e protettori di artisti: Roma, Venezia, Padova, Napoli, Milano, Urbino, Mantova e Ferrara.

Per queste città, si tratta subito anche di un moto di riscossa nazionale. Il richiamo all'antichità classica, evoca la passata e indimenticata grandezza politica e diventa stimolo di riforma contro la corruzione morale, politica e religiosa. Il risorgimento non è solo uno stile, ma qualcosa che gradualmente diventa una grande rivoluzione culturale che investe filosofia, scienza, architettura, arti, politica e religione, non bisogna quindi intenderlo solo come uno stile.

Il precursore di questo grande rinnovamento è Giotto, la sua pittura, nel XIV secolo abbandona gli schemi bizantini e inserisce le figure in uno spazio reale. Seguiranno le opere di Masaccio, Raffaelo e Michelangelo. L'imparagonabile Leonardo con la sua pittura, la sua arte e le sue creazioni scientifiche mette il sigillo a un'epoca indimenticabile. Nella pittura sopratutto vengono riformulate le regole della prospettiva, si pone attenzione all'uomo come individuo, sia nella fisionomia e anatomia che nella rappresentazione delle emozioni. Gli elementi decorativi vengono ripudiati a vantaggio di un ritorno all'essenziale.

Gli artisti stranieri, richiamati da tanto splendore vengono in Italia ed esportano in Europa le conoscenze, l'arte e lo spirito di questo grande periodo di sviluppo dell'uomo.
Il Rinascimento fu in tutta l'Europa anche l' Età dell'oro del teatro. La riscoperta dei testi classici diffuse e moltiplicò gli spettacoli teatrali, furono ripresi e rappresentati i classici, ma proliferarono anche nuovi testi.

Elencare gli artisti importati di quell'epoca è un'opera lunga e di grande impegno, tanti furono i geni e le menti che diedero lustro a quel periodo. Sicuri di far torto a molti altri, si possono ricordare : Beato Angelico, Sandro Botticelli, Bramante, Brunelleschi, Benvenuto Cellini, Donatello, Ghiberti, Ghirlandaio, Giotto, Filippino, Fra' Bartolomeo, Leonardo, Lippi, Mantegna, Masaccio, Michelangelo, Perugino, Pollaiolo, Piero della Francesca, Raffaello, Andrea del Sarto, Signorelli, Tiziano, Verrocchio.

In Europa ricordiamo Altdorfer, Albrect Dürer, Elsheimer, Grünewald, Mabuse, Massys, Van der Weyden.

La decadenza politica ed economica in Italia, annullo le forze creative che avevano dato impulso al Rinascimento e ne segnò la fine. Le sfortunate vicende politiche italiche fecero riaffiorare la superstizione e la speranza nel miracoloso, il senso della precarietà e fecero venir meno la fede nelle capacità dell'individuo, tutti elementi propulsori dell'ideologia rinascimentale.
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