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L'angolo dell'ARTE | Alfredo Ossino |
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L'angolo dell'ARTE | Alfredo Ossino |
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LA FESTA DI SAN GIUSEPPE A CARLENTINISan Giuseppe e la Sacra famiglia, a Carlentini, si festeggiano, per tradizione il lunedì dell'Angelo. La festa di San Giuseppe ha origini molto antiche. Nel 1842, i festeggiamenti furono spostati al lunedì di Pasqua. La festa inizia con la vestizione della sacra famiglia, che una volta avveniva in via Mazzini in casa della famiglia Tribulato. Un uomo, una fanciulla ed un bimbo (un tempo erano i poveri del paese) indossano rispettivamente gli abiti di Giuseppe, Maria e Gesù. Si recano quindi alla chiesa del Carmine, dove si celebra alla presenza dei cittadini e delle autorità, la Santa Messa. Alla fine la Sacra Famiglia vivente, scortata dalle autorità civili e religiose e dalla banda, forma la processione, che siavvia per un percorso storico, che passava dinanzi alle abitazioni di quelli che un tempo erano i cittadini più facoltosi, nobili e "massari". La sacra famiglia è preceduta dai caratteristici carretti sicilianie e dalle rappresentanze, in costume di fine 800, delle rappesentanze del popolo, che recano doni di vario tipo (conigli, caprette, oche, galline, maialini e ceste contenenti prodotti tipici: asparagi, arance, pane, olio, ricotta ecc.), trasportati con “carramatti” e “nasse”. Durante il percorso, sugli abiti dei tre personaggi vengono attaccate con gli spilli, le banconote offerte dai fedeli. I cittadini o seguono il corteo o lo aspettano lungo il percorso. La processione finisce in piazza Diaz, verso mezzogiorno. Qui, su un antico palco, la sacra famiglia consuma il pranzo. In piazza, vengono allestiti, oltre il palco, diversi stands su antichi arti e mestieri e ambientazioni contadine come stalle o il recinti per animali, molti dei quali hanno partecipato alla sfilata. Nel primo pomeriggio ha inizio la v>endita all'asta dei doni offerti al santo. I doni vengono venduti dai banditori ed il ricavato è interamente devoluto alle persone bisognose. |
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