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PITTURA POLIMATERICA



pittura polimaterica
Alberto Burri 1974
La pittura polimaterica non è una vera e propria tecnica artistica, in quanto non esistono regole o metodi di operare, ma è un mezzo di espressione artistica, con la quale l'artista opera in assoluta libertà usando anche materiali che normalmente sono inusuali con la tecnica pittorica tradizionale.

Il termine pittura forse è riduttivo applicato a questo tipo di lavori, mentre polimaterica (diversi materiali) è abbastanza esplicativo è dà già un'idea precisa sul tipo di pittura. Questi materiali vengono composti ed assemblati sul supporto assieme alla pittura.
Il colore si mischia con la materia per amplificare le possibilità espressive della semplice pittura con l'apporto di caratteristiche, che normalmente sono incompatibili con essa.

La pittura classica è un'espressione bidimensionale, mentre nella pittura polimaterica, l'artista tende ad uscire da questa dimensione, per proiettarsi nello spazio, quindi con effetti tridimensionali, tattili e volumetrici.
In quest' arte, lo spazio del quadro diventa il luogo dove si fondono sinergie tra diversi tipi di materiali come sabbia, cemento, vetro, pietre, cartone, oggetti d'uso comune e così via.

Ovviamente in questo contesto, parlare di tipi di colore non ha importanza. Possono indifferentemente venire usati colori diversi, anche i più inusuali per la pittura, come per esempio gli smalti.

Si tratta di un nuovo modo di guardare la materia e le sue possibilità di espressione, anche componendola e mescolandola con la pittura tradizionale, anche se in genere nella pittura polimaterica, la rappresentazione artistica è quasi sempre slegata da qualsiasi esigenza di rappresentazione figurativa, così come è slegata dalla materia che la compone.
La pittura polimaterica si è affacciata alla ribalta nel corso del XX secolo, in coincidenza con le prime affermazioni delle avanguardie storiche.
Esempi di pittura polimaterica, si possono trovare anche in alcuni murales.
Con questa tecnica, il quadro assume un'aspetto quasi tridimensionale e la trama ed il colore della materia, diventano mezzi di una ricerca, tramite la quale decade la rigida differenza tra pittura e scultura, in una ricerca di sintesi che prospetta nuovi orizzonti.