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LA PROSPETTIVA


La conoscenza delle regole della prospettiva è indispensabile per disegnare bene. Un'immagine prospetticamente corretta, è necessaria per dare il senso di profondità sia ad un'opera complessa, che ad un disegno semplicissimo. Quando l'artista conosce bene le regole di questa tecnica, può permettersi anche di sintetizzarle e di applicare delle deformazioni all'impianto prospettico. Non si può, qui, trattare in modo completo e dettagliato una materia così  complessa, mi limiterò a dare, solo alcune delle indicazioni più importanti.
prospettiva Durer
La figura accanto è un disegno di Albrecht Dürer, che ci dà un'idea sugli studi che l'artista faceva sul disegno prospettico ed in particolare ci fa vedere come riusciva a proiettare i punti principali di un oggetto da raffigurare, su un piano.

Il chiodo sul muro (fisso), al quale è legato il filo è il suo punto di vista.

Il filo che egli tende dal chiodo, ai vari punti dell'oggetto da raffigurare, non è altro che il raggio ottico.

Il foglio ( posizionato su un supporto rimovibile per far passare il filo ) è il piano su cui proiettare l'immagine.


LA PROSPETTIVA

è un insieme di regole e di procedimenti, che consentono di disegnare su un piano bidimensionale (foglio o tela) l'immagine di una figura dello spazio mettendo in rilievo le caratteristiche tridimensionali dell'oggetto nello spazio.

In essa vengono applicate in modo grafico le leggi dell'ottica, quindi per esempio nel disegno, gli oggetti distanti appariranno più piccoli e rispetto a quelli vicini.
L’esempio più esplicativo del principio della prospettiva è offerto dalla vista dei binari del treno, che sembrano avvicinarsi fino a convergere all’orizzonte.

L’ORIZZONTE

è la linea orizzontale che divide il piano di proiezione (la superficie del foglio o della tela). Su questa linea si trovano il punto di vista dell’osservatore; ed i punti di fuga. La linea dell'orizzonte si trova sempre all'altezza degli occhi di chi guarda la scena.

IL PUNTO O I PUNTI DI FUGA

Il punto o i punti di fuga, sono i luoghi dove convergono (verso cui fuggono) le linee di profondità. I punti di fuga si trovano sempre sulla linea d'orizzonte.

IL PUNTO DI VISTA

È il punto dal quale si osserva la scena. Possono essere gli occhi dello spettatore o l'obiettivo della macchina fotografica. Una normale fotografia è un esempio pratico di una prospettiva. Nella macchina fotografica, il piano di proiezione è la superficie della pellicola. Esistono tre diversi tipi di prospettiva: La prospettiva centrale o parallela, la prospettiva obliqua e la prospettiva aerea.

LA PROSPETTIVA CENTRALE O PARALLELA


o con un solo punto di fuga.
Si usa questo metodo quando un lato del soggetto da disegnare è parallelo al piano di proiezione. Il punto di fuga ed il punto di vista si trovano ovviamente sulla linea d'orizzonte e possono coincidere.
Le linee parallele tra loro, ma perpendicolari all'osservatore convergono in un punto all'orizzonte. Le linee verticali diminuiscono in altezza avvicinandosi all'orizzonte, le linee parallele al piano di terra sono sempre orizzontali e parallele, ma si avvicinano l'una all'altra, man mano che si avvicinano all'orizzonte, fino a confondersi.
prospettiva centrale
Guardate questo semplicissimo disegno fatto con il computer.
Ci sono pochissimi elementi e neanche curati, ma osservate come il corretto uso della tecnica  prospettica, conferisce a dare alla scena il senso di profondità, la diversa collocazione nei piani e le corrette dimensioni degli oggetti.

In questo caso è stata usata la prospettiva centrale ad un solo punto di fuga. Tutte le linee di profondità convergono nello stesso punto

Notate che anche gli oggetti che non hanno forme regolari sono in qualche modo soggetti alla legge della prospettiva. L'altezza degli alberi decresce visivamente man mano che ci si avvicina alla linea d'orizzonte. Anche se ovviamente non tutti gli alberi hanno la stessa altezza.

Le distanze diminuiscono progressivamente avvicinandosi alla linea d'orizzonte (quindi allontanandosi dal punto di vista dell'osservatore) fino a confondersi l'una con l'altra.

Ovviamente esiste un procedimento per determinare correttamente le distanze in profondità (con i punti di misura), ma è abbastanza complesso e qui ci preme solo fornire i concetti principali.
prospettiva

LA PROSPETTIVA OBLIQUA (o ANGOLARE)


ovvero con due punti di fuga. I punti di fuga e di vista non coincidono, anche se si trovano sempre sulla linea d'orizzonte. La prospettiva centrale è una rappresentazione semplificata, e non sempre idonea a rappresentare la realtà. Ovviamente non sempre, tutte le linee del soggetto che si vuole rappresentare sono perpendicolari o paralleli al piano di proiezione. In questo caso per una corretta rappresentazione, bisogna usare il metodo della prospettiva obliqua o a due punti di fuga.

Anche il disegno di un semplice oggetto, come un libro, deve essere eseguito correttamente. In questo caso è stata usata la prospettiva obliqua a due punti di fuga. Il secondo punto di fuga non si vede, poiché è situato al di fuori del foglio.
Da questa immagine possiamo trarre un'osservazione importante e che cioè i punti di fuga non devono necessariamente trovarsi dentro la parte di scena, che decidiamo di disegnare.
prospettiva aerea

LA PROSPETTIVA AEREA


ovvero con tre punti di fuga. Oltre le considerazioni fatte per la tecnica con due punti di fuga, si può aggiungere che il piano della rappresentazione, non è sempre orizzontale (in tutto o in parte). L'osservatore non sempre si trova sul piano della scena, ma potrebbe trovarsi di sopra o in casi particolari anche sotto. Occorre quindi per una corretta rappresentazione usare la prospettiva a tre punti di fuga.
Questa rappresentazione prospettica, che è definita anche a “volo d’uccello” è quindi la rappresentazione di una vista dall’alto, come in una veduta aerea. L'argomento è troppo complesso per essere trattato in una pagina web, quindi ci limitiamo solo alla definizione.

Per prospettiva “atmosferica” o “aerea”, si può intendere anche quella definita da Leonardo e cioè invece:
- rendere la profondità con il progressivo digradare e affievolirsi delle luci e dei colori
- I contorni diventano meno definiti e meno precisi, i dettagli più piccoli sono sfocati o indistinguibili
- il colore è via via più pallido e i contrasti si fanno meno evidenti perché fra loro e il nostro occhio s’interpone l’aria in spessore sempre maggiore.
- via via che si allontanano i volumi diminuiscono.
prospettiva cerchio

IL CERCHIO ED IL CILINDRO


Per disegnare il cerchio, bisogna ricordarsi, che esso è sempre inscritto in un quadrato. Quindi disegnate il quadrato correttamente in prospettiva e inserite all'interno il cerchio, che quasi sempre risulterà un'ellisse.

Può esservi utile disegnare anche le assi del quadrato, questo vi farà da guida e vi faciliterà ulteriormente nel disegno del cerchio.
prospettiva cilindro prospettiva bicchiere
lo stesso discorso ovviamente è valido per un cilindro o per qualsiasi figura cilindrica come un bicchiere, anche se normalmente il cerchio che forma la parte superiore è più ampio e si tratta quindi di un tronco di cono rovesciato.

Anche le figure più complesse, seguono le stesse regole.

Per disegnare una figura complessa in prospettiva, basta ricordarsi che essa è composta da un insieme di figure elementari.